Come avrete capito, questo blog sarà ricco di rubrichette, perchè sono tante le cose che mi appassionano, e ho deciso che voglio condividerle tutte con voi!
Oggi introduco quindi la rubrica sulle mie icone, non solo icone di stile, sarebbe troppo semplice, vi parlerò delle donne la cui storia, il cui comportamento, mi ha affascinata. Potranno essere personaggi di film, eroine, protagoniste di libri e cartoon, ma anche donne realmente esistite, che io le abbia conosciute o no.
Ad inaugurare questa serie di post, sarà una persone molto speciale, una donna alla quale spero di assomigliare almeno un pochino e a cui cerco di ispirarmi sempre, cercandola nei miei ricordi: la mia nonna.
Purtroppo non ho avuto la fortuna di conoscere i miei nonni paterni, e nemmeno il nonno materno. Ho avuto però la fortuna e l’onore di conoscere e di apprezzare la mia nonna materna, e di avere come degni sostituti tre prozii fantastici.
La mia nonnina si è spenta nel 2004, troppo presto direi, ma non è mai tardi quando una persona che amiamo ci lascia. Ho avuto la fortuna di godermela per 17 anni, e mi ha insegnato tantissime cose.
Dotata di uno charme infinito, di quella compostezza e quell’aria pacata e gentile che tanto la faceva sembrare una dama. E secondo me lo era.
Sempre raffinata, curata e attenta ai dettagli, è stata un esempio di comportamento.
Dolcissima e affettuosa, aveva sempre una carezza per tutti. Forte ma al tempo stesso sembrava così fragile, come una rosa in balia del vento.
Ricordo con tanto affetto i pomeriggi passati insieme a lei vicino la macchina da cucire, era una gran sarta, e le giornate in cui la sbirciavo cucinare per coglierne i segreti e imparare a mia volta. E le caramelle rossana che custodiva nel “salotto buono”, le camiciole estive, il profumo di talco che la accompagnava.
Mi ha sempre spronata, seguita, mi ha rimproverato quando ce n’era bisogno e mi ha coccolata quando ero triste.
E’ stata lei a trasmettermi la passione per i rossetti e per i profumi, nel suo bagno non mancava mai un cestino con i suoi prodotti make up essenziali: qualche fard, rossetti fuxia, rossi, bordeaux. E nel primo cassetto del suo settimino, c’erano sempre tanti campioncini di profumo, sulle mensole, le boccette grandi: Samsara Guerlain, l’acqua di colonia Dior, alcuni profumi di Elizabeth Arden e Victoria’s Secret che zia le portava dall’america.
I suoi consigli, le sue “perle di saggezza” (quelle vere non ironiche), le conservo gelosamente nei miei ricordi, e quando ho un dubbio mi chiedo: come si sarebbe comportata lei?
Lo so che questo post potrebbe sembrare sdolcinato ma, io spero di riuscire ad assomigliarle il più possibile, e spero un giorno di essere una mamma e una nonna fantastica, come lei lo è stata per me.
Per oggi è tutto ragazze, se vi va, parlatemi anche voi, della donna a cui vi ispirate di più nella vostra vita.
Laly
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